Principali pubblicazioni
di Hans Ruesch sulla vivisezione
in
ordine cronologico
Imperatrice nuda
La scienza medica attuale sotto accusa
Rizzoli, Milano, 1976, 318pp
Garzanti, Milano, 1977,
313pp
Civis, Massagno,
1989, 343pp
Civis, Massagno,
2005, iv+343pp
Trascrizione della prima
edizione:
Nota editoriale e presentazione
212
pp. - Gratuitamente e integralmente scaricabile qui !
Questo libro è il precipitato delle ricerche e delle
polemiche che avevano impegnato Ruesch
a partire dai primi anni Settanta. Apparve presso una grande
casa editrice, la Rizzoli, alla fine del gennaio del
1976. Fece in tempo a guadagnarsi una ventina di recensioni, più o meno positive e talvolta entusiastiche, ma l’editore lo ritirò
poche settimane dopo. Per acutezza, ampiezza, rilevanza socio-politica e
qualità letteraria, è uno dei più importante libri di
critica di un’ortodossia scientifica (in qualsiasi settore) mai apparsi.
Dovrebbe essere una lettura obbligatoria nei corsi universitari di medicina,
bioetica, storia e filosofia della scienza – e di letteratura.
È diviso in 7 parti: I. Scienza o follia?, II. Le prove, III. Le anime mute, IV. Mito e realtà, V.
Il neogalenismo, VI. La ribellione, VII. I nodi al
pettine, più le appendici (una, breve, nella 1a
ed., rifusa in una più lunga nel 1977, cui si aggiunge una “Piccola storia
editoriale” nel 1989 e una prefazione di M. Mamone Capria nella 4a ed ultima edizione).
Slaughter of the Innocent
Bantam
Books,
Questa è l’edizione in lingua
inglese – riveduta e molto ampliata – di Imperatrice nuda, pubblicata
simultaneamente negli Stati Uniti e in Canada dalla maggiore casa editrice del
Nord America, Bantam, nell’aprile del 1978. Il titolo
fu imposto dall’editore, che ne sottolineò il senso con il sopratitolo “Stop
the senseless, bloody
torture of millions of animals in laboratories
all over the world. The
breakthrough book that will shock you, enrage you, tear your heart out”. In realtà Ruesch
avrebbe voluto che si chiamasse “Naked empress” (cioè, come l’edizione
italiana), titolo che poi attribuirà al seguito
di questo libro.
Rispetto a Imperatrice nuda si tratta quasi di un nuovo libro. È diviso in 10
parti: 1. Science or Madness?,
2. The Voiceless, 3. The Evidence, 4. Fact and Fantasies,
5. The New Religion, 6. Biochemical Bernardism, 7. Dehumanization, 8. The Rebellion,
9. The Comeuppance, 10. Conclusion,
più un’appendice (pp. 411-20) e un dettagliato indice analitico (pp.
421-32).
Vivisection is
scientific fraud
Civis, , 1979,
52pp (compresa la copertina)
Né Imperatrice nuda né
Slaughter of the Innocent
contenevano fotografie di animali vivisezionati. Questo opuscolo, che è stato
la base di numerose mostre antivivisezioniste, è una collezione di tali foto,
con ampi commenti. Dopo aver sfogliato appena qualche pagina, è difficile,
anche a persone dotate di una fede cieca nella ricerca biomedica,
non convincersi che chi fa cose come quelle illustrate sia l’ultimo a cui ci si
potrebbe affidare per la cura della propria salute.
Die Fälscher
der Wissenschaft
Civis, 1979, pp. 80+xL
I falsari della scienza
Civis, 1980,
19842, 19913, 40+xlvi pp
Les Faussaires
de la Science
Civis, 1993,
92pp
Questi volumi sottili ma di formato grande offrono un
resoconto acuto e, come al solito, senza peli sulla
lingua del confronto-scontro tra Ruesch e vari
esponenti di punta della farmaceutica, della farmacologia, della ricerca biomedica, dei media e della politica. Essenziali per
l’antivivisezionista che vuole sapere con che tipo di persone e di argomenti
dovrà avere a che fare nelle sue lotte. Il testo
francese non è una traduzione di quello
italiano, ma approfondisce casi più vicini al lettore francese e
franco-svizzero. In appendice ai due volumi le versioni italiana e
francese di Vivisection is scientific fraud.
Naked
Empress
or The Great
Medical Fraud
Civis, 1982,
19862, 19923, 222pp
Die
Pharma-Story
Der Grosse Schwindel
Hirthammer, München, 1985
Il terzo
volume sulla vivisezione si intitola, in inglese, come
il primo in italiano, ma è tutt’altra cosa da Imperatrice nuda. (L’edizione tedesca è,
invece, Die Pharma-Story).
L’oggetto dell’analisi non è più la vivisezione in quanto tale, ma l’intero
sistema che basa su di essa lo sfruttamento delle paure della gente: il «Che-Me-Vi Kombinat», cioè il
complesso chimico-medico-vivisezionista. Se
figurassero in un romanzo, molte delle storie riportate da Ruesch
nuocerebbero alla sua verosimiglianza: e invece –
purtroppo – sono vere e documentate.
È diviso
in 6 parti: 1. The Humbug Dogma, 2. The
Worldwide Che-Me-Vi Kombinat,
3. The Health Racket, 4. The Power, 5. The Big Brainwash, 6. Kaleidoscope. Ha un indice analitico
(217-22).
Bullet-in
Nr. 1
The
anti-Hans Ruesch front. The
British bulwark at Strasbourg
Civis, novembre 1983, 58pp
Bullet-in
Nr. 2
The Infiltration
in Animal Welfare
Civis, 1
gennaio 1988, 58pp
Insieme formano un libro che
avrebbe potuto chiamarsi “I Falsari dell’Antivivisezionismo”. Sono i testi che
più hanno contribuito a rendere Ruesch inviso a tante
associazioni animaliste e antivivisezioniste fasulle o tiepide (la distinzione
tra queste due categorie non è purtroppo netta). A differenza di tanti altri, Ruesch era convinto che solo indicando – con nomi, atti e
omissioni – i responsabili dell’impasse
in cui era finito il movimento antivivisezionista gli
si poteva far riprendere vigore. La lettura di questi opuscoli è essenziale a ognuno che voglia capire come mai una causa così giusta,
sia scientificamente che eticamente, non abbia vinto.
1000
Ärzte gegen Tierversuche
Civis,
1986, 192pp
1000
Doctors (and many more)
Against
Vivisection
Civis,
1989, 281pp
Questo è un fondamentale repertorio di citazioni di medici
e scienziati che dimostra in maniera definitiva che la vivisezione è
scientificamente un’assurdità per
ammissione degli stessi vivisettori, e che se continua ad esistere ciò
dipende da ragioni estranee alla scienza e alla medicina. Già in Imperatrice nuda si trovavano molte
citazioni, e si leggeva che, insieme alle altre trovate dall’autore, «[r]iempirebbero un volume intero». Questo è appunto il volume
promesso, che è stato utilizzato da diversi autori, i quali purtroppo non
sempre hanno citato la loro fonte.
CIVIS
For the Abolition
of Vivisection
INTERNATIONAL FOUNDATION
REPORT
Nr.
Nr.
24 Fall 2005
Ruesch pubblicò i suoi rapporti in
italiano, inglese, tedesco e francese, anche se la serie che ebbe il maggior
numero di uscite fu quella inglese. Apparvero senza una stretta periodicità, e
costituirono il principale canale di comunicazione con i tanti simpatizzanti in
tutto il mondo. Nei rapporti non si risparmiano denunce e attacchi, oltre che
ai vivisettori e ai loro sostenitori, anche ai finti animalisti e ai finti antivivisezionisti. Ovviamente per Ruesch
l’antivivisezionismo era una vera lotta civile e politica, non un “salotto
buono” dove esibirsi in eleganti e inutili lamentele sulla triste sorte degli
animali.
Antwortet
Auf immerwiederkehrende Fragen
Civis-Schweiz, 15pp
Answers
Questions on Vivisection
Ukavis
Publications, 1998, 20pp
Domande e Risposte sulla Vivisezione
(sperimentazione animale)
CIVIS, 2000, 21pp
Opuscoli
agili, in forma di domande e risposte. Una brillante prima introduzione alla
problematica vivisezionista.
Slaughter of the Innocent
(con un saggio introduttivo di M. Mamone Capria e M.J. Walker)
Slingshot Publications,
Londra, 2003, xxviii-449pp
Questa è l’ultima edizione di Slaughter of the Innocent. È stampata in caratteri
più grandi e, benché in brossura, è cucita e non solo incollata. L’ampio saggio
introduttivo mette il libro e il suo contenuto in una prospettiva storica,
dimostrandone la grande attualità.
La medicina
smascherata
L'antivivisezionismo come esperienza politica
(a cura di M. Mamone Capria)
Editori Riuniti, Roma, 2005, 271pp, 14 euro
Ampia intervista, con introduzione, note, schede e
appendici. Il testo più vicino a un’autobiografia che Ruesch
abbia pubblicato. Non ne esiste una versione in altre lingue. È, tra le altre
cose, una riflessione importante sul ruolo e le possibilità dei movimenti di
cittadini nel loro rapporto con un sistema di potere (governi, media, “famosi
giornalisti”, “famosi scienziati” ecc.) che è pronto a tutto per ignorarne le
istanze. È stato pochissimo recensito, nonostante l’invio di copie a numerosi
quotidiani e periodici. Evidentemente le ferite alla scienza, all’etica e alla
democrazia descritte da Ruesch sono ancora troppo
aperte perché i principali media (anche di “sinistra”)
si possano permettere di parlarne.
La figlia dell'imperatrice
La grande industria della malattia
(a cura e con un saggio di M. Mamone Capria)
Stampa Alternativa / Nuovi Equilibri, 2006
320pp, 15 euro
Trent'anni dopo, il seguito del celebre Imperatrice nuda. La ricerca
medica e l'industria farmaceutica come pericolo per la salute delle persone e
per quella delle nostre democrazie. È un adattamento e revisione di Naked Empress. Si
può considerare il testamento di Ruesch. L’ampio
saggio conclusivo (pp. 258-317), “Critica della ricerca biomedica
e dell’industria farmaceutica” di M. Mamone Capria, fornisce informazioni supplementari e
aggiornamenti.