HANS RUESCH
Addio, stupido piccolo gattino!
[Con
questo titolo e con una breve premessa qui incorniciata, Hans
Ruesch ripubblicò il 1o gennaio 1988, su Bullet-in Nr. 2 – The Infiltration in Animal Welfare, un articolo
di cinque anni prima, che qui traduciamo in italiano.]
* * *
La nostra copertina con la
didascalia “HILFE, LAAST MICH HIER RAUS!”(“Aiuto, fatemi uscire di qui!”) e il
seguente articolo di Hans Ruesch,
liberamente tradotto dal tedesco, sono tratti dal numero di Natale del 1983 del
Bollettino CIVIS-SCHWEIZ. Poco prima, la fotografia era apparsa sulla copertina
del settimanale tedesco con la massima circolazione, Stern.
No, stupido piccolo gattino, nessuno
ti ha fatto uscire, sebbene la tua immagine e il tuo grido d’aiuto erano in
mostra in tutte le edicole d’Europa, dove milioni di persone li hanno visti, e
probabilmente migliaia non hanno potuto prendere sonno la notte seguente. Ma
questo è tutto ciò che hanno fatto – anche noi. Per un folle momento abbiamo
sperato che alcuni di quei ragazzi che liberano gli animali di laboratorio
sarebbero corsi a salvarti, ma naturalmente le probabilità erano pesantemente
contrarie, perché la polizia protegge i torturatori di laboratorio e non le
loro vittime, gli eroi sono pochi, e milioni gli animali candidati a morire nei
laboratori pseudoscientifici per fornire alibi agli spacciatori di farmaci.
Presto sarai immobilizzato in un
apparecchio stereotassico, così strettamente che non riuscirai a muovere la
testa nemmeno di un pelo, forse due sbarre d’acciaio saranno inserite nelle
orbite vuote dei tuoi occhi, e due morse ti premeranno le orecchie così
duramente che i tuoi timpani potrebbero scoppiare – ma non preoccuparti se
avverrà, perché non influenzerà nemmeno un po’ il risultato dell’esperimento, a
quanto dicono i cataloghi dei produttori, Lab-Tronics
e H. Neuman & Co., vicino Chicago, che spediscono tali strumenti di
tortura nei laboratori di tutto il mondo. Ciò che conta è tenerti assolutamente
immobile, mentre la vera azione comincia.
Diavoli in camice bianco, mascherati
da “scienziati”, ti faranno buchi col trapano nella tua piccola testa, e
ficcheranno cannule, sensori ed elettrodi nel tuo piccolo cervello, per
ripetere ancora una volta sul tuo sistema nervoso gli stessi esperimenti
insensati eseguiti fin dal secolo scorso; esperimenti che non hanno portato
benefici di nessun tipo, né alla specie umana né a quella felina, ma solo agli
sperimentatori stessi, cui hanno procurato soddisfazione personale, talvolta
fama ed onori, e forse anche un Premio Nobel come nel caso del Prof. Walter Hess dell’Università
di Zurigo – prima che si scoprisse che tutte le sue
conclusioni erano erronee ed avevano causato danni indicibili a un numero non reso
noto di pazienti. In ogni caso, le opere pseudoscientifiche di costui e dei suoi
colleghi se ne stanno ancora in alcune biblioteche mediche, per lo più senza
che nessuno le legga, e sono gli stupidi gatti come te che le hanno aiutate ad
esservi collocate.
Perché, vedi, tu sei stato creato
solo per “servire” la specie umana. Non lo sai? Anche il Papa lo ha detto,
esplicitamente, probabilmente sulla base del suo assunto che tu non hai
un’anima (cosa che peraltro non può dimostrare), mentre i tuoi torturatori ne
hanno una (e nemmeno questa è una cosa che può dimostrare), perché sono “fatti
ad immagine di Dio”. Bell’immagine!
E naturalmente i ragazzi della
chimica continuano a ripeterlo pure loro, i fabbricanti di prodotti che stanno
avvelenando la Terra e uccidendo la gente a milioni, i governi e i politici sul
loro libro paga, i professori universitari e i rettori, gli addetti ai media
che si guadagnano da vivere agiatamente non facendo eco all’opinione pubblica
ma forgiandola, e anche i capi delle grandi associazioni per il benessere degli
animali, come la RSPCA e WSPA e l’Eurogruppo e HSUS
ecc., che invece di pubblicizzare il danno evidente, enorme, che deriva
quotidianamente alla specie umana dai metodi erronei di ricerca medica,
nascondono deliberatamente questo fatto sotto cortine fumogene di vacue ciarle
filosofiche – come la comunità della ricerca vuole che facciano, sotto il
pretesto che l’umanità deve essere “salvata”, e che solo col sacrificio tuo e
della tua specie ciò si può ottenere.
Naturalmente, stupido piccolo
gattino, per quando sarai immobilizzato in uno dei loro aggeggi stereotassici, sarai probabilmente arrivato alla
conclusione che l’umanità non può essere tutto ciò che si racconta che sia, e
avrai maledettamente ragione. In effetti, l’uomo è il solo animale capace di
uccidere la sua prole perché lo disturba mentre dorme. È anche il solo maschio
che picchia la sua femmina, sebbene alcuni bontemponi argomenteranno che la
donna è la sola femmina che meriti di essere picchiata. E l’uomo è il solo
animale che assassina tutte le specie note, compresa la propria, e incessantemente
insozza, erode e sfregia il suo habitat fino a renderlo inabitabile, eppure si
considera – solo perché è in grado di seminare più morte e caos di tutte le
altre messe insieme – la più intelligente delle specie, e la sola che merita di sopravvivere.
Che ti aspetti da una specie simile,
stupido piccolo gatto? Ma forse vuoi solo sapere perché è sempre la tua specie
ad essere usata per gli esperimenti più dolorosi e prolungati che esistano. È
perché sei stato sfortunato a nascere con un sistema nervoso estremamente
sensibile, molto più sensibile di quello dei tuoi tormentatori, ma al tempo stesso
sei più resistente della maggioranza degli altri animali. Ecco perché.
Ma non urlare quando ti fa male, stupido.
Se lo fai, “loro” ti taglieranno le corde vocali, perché “loro” sono di cuore
tenero e non sopportano le urla degli animali. Infatti molti sono non solo
grandi filantropi, ma anche veri amanti degli animali, che dicono di soffrire
più di te a causa del dolore che, per pura filantropia, ti infliggono.
E adesso addio, stupido piccolo
gattino. Possa tu essere morto prima che comincino le feste di Natale, perché
in quei giorni rischi di rimanere per giorni anche senz’acqua, immobilizzato
nel tuo apparecchio. Ma non contarci, perché vivisettori come il prof. Konrad Akert, capo branco
dell’Università di Zurigo, e il prof. W. D. M. Paton di Oxford – Sir William, nominato baronetto dalla sua Graziosa Maestà
la Regina per il suo incessante lavoro su cervelli di gatti – e i loro colleghi
hanno eseguito questi esperimenti così incredibilmente spesso, con idiota
ripetitività, che sono diventati parecchio abili nel prolungare l’agonia, anche
se nessuno di loro è mai stato capace di nominarci un solo paziente che sia
stato curato da loro; mentre noi possiamo nominare un numero grande a piacere
di persone che sono state rovinate a vita, e anche a morte, dal loro ottuso e
controproducente metodo di pseudoricerca.
Ma forse puoi ricevere una specie di
freddo conforto dal seguente pensiero, povero piccolo gatto. Pensa solo questo:
da una stupida piccola testa come la tua, uomini importanti come Sir William Paton – un Professore
dell’Università di Oxford, fatto cavaliere dalla regina! – sperano in effetti
di trovare un giorno che cosa fare dei propri cervelli difettosi e del grande
buco nero dentro di essi, e ne sono così preoccupati che gli esperimenti sul
cervello sono diventati per loro un’ossessione a vita.
Adesso dobbiamo veramente lasciarti,
povero piccolo gattino. Possa tu morire rapidamente. È veramente la sola cosa
che possiamo augurarti. Forse ci incontreremo un giorno, in qualche altro
mondo, che potrà solo essere migliore di questo.
Fondazione Hans Ruesch per
una Medicina Senza Vivisezione
inserito: 24 dicembre 2009; trad. di MMC